Teorie della leadership in psicologia sociale. Teorie delle transazioni "Teorie del management"

Nutrizione per l'autovalutazione e il controllo.

1. Potere della particolarità.

2. I principali indicatori psicologici della specialità.

3. Motivazione: problemi di significato, teorie di base.

4. Finalità: un fattore speciale.

5. Caratteristiche, sviluppo delle persone nell'organizzazione.

Per comprendere l'essenza della gestione di un'organizzazione, il concetto più significativo è il fenomeno della leadership. Apparentemente le teorie più significative sulla leadership.

Teoria degli aspetti speciali (teoria delle caratteristiche). La teoria mirava a identificare le caratteristiche uniche di un leader e a sviluppare una metodologia per identificare tali caratteristiche nel carattere delle persone

Teoria comportamentale della leadership. Il concetto si basa sul fatto che l'efficacia di un leader non è determinata dalle sue qualità speciali, ma dal suo stile di comportamento con i suoi subordinati.

Teorie della leadership basate sull'analisi situazionale. Le teorie si basano sull'idea che quando si sceglie uno stile di gestione, si deve dare la preferenza allo stile che meglio si adatta alle caratteristiche di una particolare situazione.

La teoria delle qualità carismatiche di un leader. Ricordati di portare le persone con te.

Teoria dell'apprendimento sociale. Allo stesso tempo, il leader deve concentrare il rispetto sul proprio comportamento e su quello degli altri, sui fattori Dovkill, che possono cambiare rapidamente il comportamento reciproco.

Concetto di leadership sostitutiva. In tali situazioni, il leader può galleggiare leggermente o galleggiare sui subalterni.

Diamo un'occhiata alle principali teorie sulla leadership che spiegano il fenomeno dell'afflusso del comportamento di alcune persone in altre organizzazioni nelle organizzazioni attuali.

1) Teorie sulle abilità speciali dei leader.

Coerentemente con queste teorie, è previsto il trasferimento della maggior quantità di riso salato (bacche) al leader effettivo, cosa che lo disciplina da coloro che guida. Come esempio di tali teorie, diamo un’occhiata alla teoria di R. Stogdill, che mostra quanto segue:

qualità fisiche: attivo, energico, sano, forte;

qualità speciali: coscienziosità, fiducia in se stessi, autorità, orgoglio per il successo;

punti di forza intellettuali – intelligenza, capacità di prendere decisioni quando necessario, intuizione, creatività;

Possibilità: contatto, facilità a balbettare, tatto, diplomazia.

La tipologia delle persone basata interamente su B. Russell è ampiamente nota, poiché si basa anche su caratteristiche particolari. Apparentemente, questa tipologia di tutte le persone può essere divisa mentalmente nei seguenti gruppi:

Persone che hanno tratti caratteriali primari come la facilità nel perseguire gli obiettivi, la fede nel potere della forza, la franchezza e rivelano apertamente il loro odio per il potere;


Le persone che possono essere timide, timide nel conformarsi agli altri, mancano di fiducia in se stesse, nelle proprie forze e capacità;

Persone che si comportano in base alla situazione: in alcuni casi, per rovesciare il controllo, in altri - per essere subordinati agli altri;

Le persone che hanno il coraggio di allinearsi con altri che non vogliono comandare, rifiutano di fare politica e non vi prendono parte. Stanno cercando e trovano una fonte di potere nella scienza, nel misticismo e nella creatività.

2. Teorie comportamentali (comportamentiste) della leadership.

Fare la fame ai pasti per apprendere comportamenti efficaci; Determinano il comportamento di un leader in base a due caratteristiche principali:

Il comportamento è orientato, dirigente, creando soddisfazione per il lavoro negli sviluppi più leggeri.

La condotta è orientata inclusivamente alla soppressione degli impianti di produzione ad ogni costo.

Il comportamento è orientato al successo della soluzione dei compiti di produzione, con una soddisfazione immediata del compito nel facilitarne lo sviluppo, il che significa che è accompagnato da indicatori di prestazione elevati, disciplina e bassa flessibilità, contro questi ritardi. i leader agiscono, ignorano la nutrizione.

3. Teorie della leadership basate su un approccio situazionale.

Qui dobbiamo risolvere il problema del lavoro di F. Fiedler. Confermato che l'efficacia del gruppo di lavoro dipende dai seguenti fattori: in primo luogo, quanto lo stile di gestione dell'operatore sanitario è specifico per i pazienti e, in altro modo, quanto può essere attuato, approfondire seguire il loro comportamento.

Aver appreso il comportamento di un leader e la sua efficacia in varie situazioni, F. Fiedler si basa sul fatto che un leader efficace può alternativamente dimostrare l'uno o l'altro stile di gestione (a seconda di ciò che è più necessario in una situazione particolare).

Fiedler ha individuato tre gruppi di fattori che sono alla base dell’efficacia del lavoro del cavatore e li ha sviluppati in generale:

Interazione del nucleo con i sottostrati (livello di affidabilità dei loro cuscinetti, relazioni reciproche);

La natura della regolamentazione della pratica.

La capacità del kerivnik di contribuire al lavoro dei subordinati per ulteriore selezione, stimolazione e promozione del personale.

Ciò è coerente con F. Fiedler, che ha individuato due direzioni principali per migliorare l’efficacia delle attività professionali:

A. mantenere il leader in contatto con la situazione (per ulteriore assistenza nella selezione, formazione e riqualificazione, nonché stimolazione).

B. Cambiare la situazione.

4) Teorie sulle qualità carismatiche dei leader.

Allo stesso tempo, sono emerse poche nuove teorie sulla leadership, con un aumento particolare delle teorie sulle qualità carismatiche dei leader. È stato difficile formulare le qualità dei leader che conferiscono loro, agli occhi di coloro che guidano, un'aura di significato speciale, senso di colpa e magnetismo che consente loro di sedurre le persone. Diamo un nome a queste azioni:

Non è quasi necessario preoccuparsi delle proprie decisioni e opportunità;

Ricorda di avere una prospettiva migliore;

È importante condividere la tua idea con gli altri, chiarendola e trasformandola attentamente;

Impegno per l'idea, disponibilità a correre rischi e ad assumersi responsabilità;

Comportamento non tradizionale.

È stato riscontrato che coloro che seguono i leader hanno qualità carismatiche, sono altamente motivati, lavorano con entusiasmo e ottengono risultati elevati.

5) La teoria della gestione “partecipativa”.

Trasmette contenitori affiliati di noccioli e accendini:

regolarmente per amore della ceramica con accendini;

Apertura in corrispondenza degli scarichi tra gres e sottofondi;

Ottenere assistenza dallo sviluppo e dall'adozione di decisioni organizzative;

La delega da parte del vasaio è di scarsa importanza;

Partecipazione dei lavoratori transfrontalieri alle visite organizzative programmate e in corso;

La creazione di microgruppi con diritto di sviluppare e promuovere autonomamente idee, formulare problemi e la loro risoluzione

Comando- Questa non è gestione. La direzione attribuisce grande importanza a garantire che le persone parlino correttamente. La leadership consiste nel far sì che le persone parlino correttamente.

Ultimo aggiornamento: 09/12/2018

Un altro articolo, tradotto da me. Potresti aver bisogno di qualcuno per un abstract.

L’interesse per la leadership aumentò all’inizio del XX secolo, soprattutto nel campo della nutrizione, come le persone diventano leader? La leadership è un argomento pervasivo nella psicologia sociale e ha molte teorie che devono essere spiegate. Vari aspetti della leadership. Vuoi scoraggiare le persone dall’essere grandi leader e perché i funzionari situazionali svolgono un ruolo? Essendo chiamati leader, perché la leadership è davvero un'abilità che puoi imparare?

Le prime teorie sulla leadership riguardavano l'importanza del dominio tra leader e seguaci, mentre le teorie successive si occupavano di altri aspetti, come i soprannomi dei ranghi situazionali e lo zelo per l'intelletto e la conoscenza. Nonostante la grande varietà di teorie sulla leadership, la maggior parte può essere attribuita a una delle otto direzioni principali.

Teorie della Leadership – tutte le principali teorie della Leadership

1. Teorie del “grande uomo”

Le teorie dei grandi uomini presuppongono che la leadership sia innata: che i grandi leader si creano, non si creano. Queste teorie spesso descrivono i grandi leader come eroici e mitici, riconosciuti come leader quando necessario. Termine " Grandi persone“Mi dispiace, perché a quell’ora pensavano innanzitutto alla leadership, come alla gentilezza umana, soprattutto dal punto di vista della leadership militare.

2. Teorie del “riso speciale”

Il mondo del canto è simile alla teoria delle “grandi persone”.
Le teorie suggeriscono che le persone si calmeranno e diventeranno più adatte alla leadership. Le teorie sui diavoli spesso indicano peculiarità e caratteristiche comportamentali, caratteristiche nascoste. Ma quali sono le caratteristiche specifiche dei leader, come spiegare il fatto che le persone conosciute per essere leader non sempre lo sono? Questa è la principale difficoltà nello spiegare i problemi della leadership attraverso questa teoria.

3. Teorie delle “circostanze”

Queste teorie focalizzano la loro attenzione su situazioni e contesti specifici in cui vengono sviluppate, il che ci consente di determinare quale stile di cura è più adatto a ciascuna situazione specifica. Coerentemente con questa teoria, non esiste uno stile di comportamento universale per un leader che, però, funzioni bene in tutte le situazioni. Il successo dipende da una serie di fattori, tra cui lo stile del vasaio, le caratteristiche dei successori, nonché vari aspetti della situazione.

4. Teorie situazionali

5. Teorie comportamentali

Le teorie comportamentali della leadership si basano sul presupposto che i grandi leader non vengono creati, ma realizzati. Basandosi sulle sue radici nella leadership, questa teoria della leadership pone l’accento principalmente sulle azioni dei leader piuttosto che sulle loro capacità mentali o stati interiori. Coerentemente con questa teoria, le persone possono imparare e diventare leader attraverso l’apprendimento e la disciplina.

6. Teorie della forza e del flusso

Questa teoria concentra gran parte della sua attenzione sulle dimensioni del potere e sull’influenza creata da un leader. Questa teoria si basa sul presupposto che tutte le strade portano al leader e che viene colta l'importanza dei seguaci e la forza della cultura dell'organizzazione.

7. Teorie transazionali "Teorie del management"

La teoria delle transazioni, che sta diventando sempre più di moda, pone una grande enfasi sulle relazioni tra leader e seguaci. Analizza i vantaggi reciproci dello scambio basato sullo scambio, quando il leader pronuncia discorsi, come risorse alla città, in cambio del riconoscimento da parte dei seguaci del suo governo.

Teorie fondamentali della leadership

PIANO

ISCRIZIONE ……………………………………………………………………… .2

1. Teorie fondamentali della leadership……………….. 4

2.Teorie del medio…………………..…………. 6

3. Teorie particolarmente situazionali…………………..……….. 7

4. Teorie “umaniste” della leadership………………... 9

5. Teorie motivazionali della leadership…………….. 11

VISNOVOK ……………………………………………………………….. 13

LETTERATURA …………………………………………………………………. 15

ISCRIZIONE

Il fenomeno della leadership occupa un posto speciale nella psicologia politica per la sua luminosità e gravità. Come per la scienza politica il problema principale è il potere, per la psicologia politica esso è l’espressione specifica del potere fattore umano politici. Questa particolare espressione ha due ipostasi. Da un lato, nel mondo politico-psicologico, il potere del soggetto che dà il potere (“il vertice”) è quello di costringere se stesso, che è la potenza canora del leader, dell’istituzione politica e del regime. D'altra parte, potere significa la disponibilità delle “classi inferiori” a sottomettersi alle “classi superiori”. Emergono così due facce della stessa medaglia: la costituzione dei “top” e la disponibilità dei “bottom”. In quanto “bevitore” della pelle, questi componenti vengono immagazzinati in una varietà di condizioni per uno specifico problema cutaneo.

Il fenomeno della leadership è il problema di psicologia politica più studiato.. Qui è stato accumulato il corpo principale della ricerca, dei concetti e dei test di progettazione teorica. Quando applicato a questo ramo della psicologia politica, il più produttivo è lo sviluppo graduale della storia del problema, l'assorbimento di una digressione storica dall'indagine precedente. Nella ricerca sul fenomeno della leadership manca ancora una “diagnosi residua”, che, per riassumere e delineare brevemente le conquiste, ha introdotto concetti apparentemente errati.

Il fenomeno della leadership è l'argomento più interessante per gli psicologi politici. Impegnarsi in questo garantirà l’interesse del grande pubblico e alimenterà gli stessi politici. Per portare istantaneamente un raro aumento di fama e centesimi. Spiego tutto quello che è stato detto il rispetto aumenta, che si manifesta prima di questo problema. A colpo d'occhio, esaminiamo i dati scientifici accumulati nel modo più ampio possibile. È significativo che le pelli di approccio non siano incrociate davanti, ma sollevate da esse. Ecco come si è sviluppato nel mondo il fenomeno della leadership.

1. Teorie fondamentali della leadership

Fino alla fine del XIX secolo e all'inizio del XX secolo, i principali approcci al problema erano di natura piuttosto descrittiva. Analisi del 20° secolo. Varie teorie hanno cercato di spiegare la natura della leadership e di identificare i funzionari che comprendono questo fenomeno. A prima vista, si possono nominare numerosi gruppi di teorie simili.

Teorie degli “eroi” e “teorie dei diavoli”. Le teorie di questo gruppo sono le più recenti. Il pugno può essere indovinato solo dai passi dei loro turni. Apparentemente, una parte significativa delle caratteristiche politiche e psicologiche è determinata dalle condizioni socioculturali. Pertanto, gli antichi egizi attribuivano "risi divini" al loro imperatore: "discorso dolce" in bocca, "ragione nel cuore", ovvero "parola di yogo - la tomba della giustizia". L'Iliade omerica rivelò quelle che gli antichi greci pensavano fossero qualità necessarie dei leader: giustizia (Agamennone), saggezza (Nestore), astuzia (Odisseo) e valore (Achille). Variazioni di tratti simili e simili si verificano in culture diverse: è vero, i modelli di comportamento dei leader e gli “insiemi” di “tratti” della leadership sono cambiati più volte nel corso degli anni. Queste immagini di eroi sono state e lo saranno sempre. Ogni volta, per ora, i tesorieri della storia romantica vengono preservati come creatori di “eroi”, grandi persone. Ciò significa che gli elenchi delle figure “eroiche” si stanno moltiplicando.

Nel 20° secolo, eminenti rappresentanti della teoria “eroica” (T. Carlyle, E. Jen-Nings, J. Dowd et al.) hanno sottolineato la fornicazione che viene “trasmessa dalle recessioni” e “raccolgono la massa risultante”. Quindi, dietro l '"eroismo", la "teoria dei diavoli" ha cercato di confermare il potere della madre leader come oggetto speciale di attività. I loro seguaci (L. Bernard, W. Binham, O. Ted, S. Kilbourne, ecc.) rispettavano il fatto che il leader del popolo dovesse domare le trappole psicologiche e il potere (“riso”). Il leader li ha guardati attraverso il prisma dei fattori bassi, prima di tutto, prima che tali fattori ponessero la sua "capacità" - mentale, verbale, ecc. In altre parole, "risultato" - consapevolezza e sviluppo fisico. In terzo luogo, la “responsabilità”: longevità, iniziativa, zelo, dovere, ecc. In quarto luogo, “partecipazione” è attività, cooperazione, ecc. . In generale, i “rischi situazionali” legati alla particolarità sono stati riconosciuti come importanti.

Apparentemente, i punti principali che i sostenitori di questa teoria consideravano essenziali per un leader:

  1. prestazioni più forti e completamento dell'attività;
  2. energia e zelo per i compiti da svolgere, rischiosità e originalità per i problemi più impegnativi;
  3. Iniziativa;
  4. autoindulgenza;
  5. la capacità di integrarsi nei comportamenti di chi è assente, di strutturare le relazioni sociali;
  6. È importante accettare l'eredità della decisione;
  7. l’importanza di resistere alla frustrazione e alla disintegrazione del gruppo.

Possono essere posizionati in modi diversi per ottenere un aspetto simile. Tuttavia, apprezziamo moltissimo i risultati portati da uno studio completo sul comportamento della leadership condotto in modo applicato presso il Dipartimento del Governo degli Stati Uniti nel 1979. Ha dimostrato che gli obiettivi più importanti di un attuale leader politico sono le capacità organizzative non formalizzate, l’unicità degli approcci burocratici, la tolleranza alla frustrazione, il giudizio diretto, la volontà di ascoltare i pensieri di qualcun altro, la mancanza di energia, la crescita delle risorse e l’umorismo. Dovremo aspettare ancora un po', ma le cose attribuite al leader non rimarranno più invariate. È importante, tuttavia, che le doti intellettuali non siano considerate obbligatorie per il leader.

M. Weber ha contribuito allo sviluppo della “teoria dei diavoli”. Vin ha osservato: “tre pericoli sono fondamentali per un politico: parzialità, percezione di autenticità e giudizio...

Un mondo costruito con compostezza interiore e calma per soccombere all'afflusso delle realtà... è necessaria una distanza in relazione ai discorsi e alle persone... Il problema sta nel comprimere sia una passione calda che un lato freddo in quell'anima stessa. "

Nonostante tutto il loro valore, le teorie degli “eroi” e dei “diavoli” non sono molto produttive in termini scientifici. La puzza ti permette di descrivere magnificamente il vero fenomeno, ma non porta la comprensione della sua essenza. Indipendentemente da ciò che sanno nell’ombra, teorie di questo tipo continuano a moltiplicare il numero dei loro seguaci, creando nuovi elenchi di necessari acume di leadership. Il mondo del canto nasce dall'inerzia di approcci eccessivi e descrittivi. La ricerca scientifica sul fenomeno della leadership ha fatto progressi.

2.Teorie del mezzo

Il punto principale del gruppo di teorie riunite sotto questo nome è che la leadership è una funzione della specificità, a seconda dell'ora, del luogo e dell'ambiente, compresi quelli culturali. Questo approccio ignorava le capacità individuali delle persone, spiegando il loro comportamento includendo le influenze dell'ambiente. Quindi va bene con E. Bogardus, il tipo di leadership in un gruppo dipende dalla natura del gruppo e dai problemi che devono essere affrontati.

V. Hawking presupponeva che la leadership fosse una funzione del gruppo, che viene trasferita al leader solo se il gruppo segue il programma assegnato. Questa Persona X. ha due ipotesi: 1) la situazione della pelle significa sia le responsabilità del leader che del leader stesso; 2) le ossa dell'individuo, identificate dalla situazione come ossa di leadership e come risultato di precedenti situazioni di leadership. Senza molta eccitazione, tali idee, tuttavia, hanno anche chiarito poco.

J. Schneider ha recentemente rivelato che il numero di generali presenti in Inghilterra in un dato momento era direttamente proporzionale al numero di conflitti militari a cui il paese ha preso parte. Questa è l'illustrazione più chiara della fondatezza delle teorie della classe media. Per valutare l'essenza attuale, A. Murphy ha rapidamente deciso: la situazione richiede un leader, che possa diventare uno strumento per risolvere il problema.

3. Teorie particolarmente situazionali

Questo gruppo di teorie è una simbiosi delle prime due. All'interno di questo quadro si possono guardare contemporaneamente agli obiettivi psicologici del leader e alle menti che attraversano il processo di leadership. Secondo S. Kaze, la leadership è generata da tre funzionari principali: i componenti specifici del leader, il gruppo dei suoi seguaci e la situazione o “comprensione” che si è creata (ad esempio, il problema rappresentato dal gruppo dirigente).

R. Stogdill e Z. Shartle hanno cercato di descrivere la leadership attraverso i concetti di “status”, “mutualità”, “familiarità” e “comportamento” degli individui verso gli altri membri di un gruppo organizzato. Inoltre, la leadership è vista come un sistema di contributi delle persone e non come una caratteristica di un individuo isolato.

H. Gert e S. Mills credevano che per comprendere il fenomeno della leadership, fosse necessario prestare particolare attenzione a fattori quali gli obiettivi e le motivazioni del leader, l'immagine dei suoi seguaci, le motivazioni dei suoi seguaci, gli obiettivi della leadership ruolo, e anche i nemici comprendono il “contesto istituzionale” e la “situazione”.

Pertanto, in varie versioni della teoria, questi gruppi hanno cercato di espandere i vantaggi degli approcci avanzati. Tuttavia, non è stato facile raggiungere il cattivo.

Teorie dell'interazione reciproca. Basandosi sulle opinioni di J. Homans e J. Hemfield, la teoria della leadership deve considerare tre cambiamenti principali: azione, interazione e umore. Ciò implica che una maggiore reciprocità e partecipazione alle attività sociali è associata ad una maggiore simpatia reciproca percepita, nonché all’introduzione di una maggiore importanza per le norme di gruppo. Il leader di questa teoria è identificato come l'iniziatore avanzato dell'interazione reciproca.

Per esempio, teoria della “ripresa potente”R. Stogdilla si basa su una semplice affermazione. I membri del gruppo, rispettando il processo di interazione reciproca, iniziano a rendersi conto che ognuno di loro continua a funzionare allo stesso modo. Il ruolo dell'individuo è determinato dalle percezioni e dalle aspettative reciproche e, se è associato al gruppo, gli sarà permesso di farne parte, in modo che sarà ammesso (“accettato”) nel gruppo. Sullo sfondo si trovano il potenziale di leadership di una persona e la necessità di interazione e illuminazione reciproche.

Zhidno teorie del “comportamento finalizzato”(teoria del percorso-obiettivo) M. Evans, la fase in cui il leader mostra rispetto significa la consapevolezza dei seguaci del desiderio futuro, e la fase di avvio della struttura da parte del leader significa la consapevolezza dei seguaci di quale comportamento sarà desiderato. Vicino a leiteoria della motivazione"(R. Howe, B. Basho) intendevano la leadership come un tentativo di cambiare il comportamento dei membri del gruppo attraverso un cambiamento nella loro motivazione. F. Fiedler ha osservato che il "comportamento della leadership" può dipendere da una situazione specifica. Ad esempio, un leader “orientato ai robot” sarà efficace in situazioni estreme (l’importanza di un robot è troppo semplice). Il leader, che è orientato alla “reciprocità”, definisce problemi “intermedi” l’effettivo sorgere di problemi “morti”.

4. Teorie “umaniste” della leadership

Un gruppo di teorie sulla leadership chiamate “umaniste” si concentrava fortemente sullo sviluppo di un’organizzazione efficace. Secondo i rappresentanti di questo approccio, le persone, per loro natura, sono “naturalmente motivate” e un’organizzazione, per sua natura, è sempre strutturata e controllata. La funzione principale della leadership è quella di modificare l'organizzazione in modo da garantire la libertà degli individui di realizzare il proprio potenziale motivazionale e soddisfare i propri bisogni, tuttavia con un risultato immediato da parte delle organizzazioni.

D. McGregor ha analizzato due teorie sulla leadership organizzativa. Persha, così chiamato teoria X , si basa sul presupposto che gli individui diventano passivi, resistono ai bisogni dell'organizzazione e, quindi, li “motivano” direttamente. Amico, teoria Y , si basa sul presupposto che le persone sono già motivate e motivate, è necessario organizzarle e dirigerle in modo tale che realizzino contemporaneamente sia i loro obiettivi che gli obiettivi dell'organizzazione. Queste due teorie in realtà promuovevano due fasi nello sviluppo dell'organizzazione.

S. Argyris ha anche sottolineato l'ovvietà del conflitto tra l'organizzazione e l'individuo. A mio avviso, la natura dell'organizzazione trasmette la struttura dei ruoli dei suoi membri e il controllo sull'esecuzione dei propri compiti. È nella natura umana raggiungere l'autorealizzazione attraverso la manifestazione dell'iniziativa e della diversità. Quindi, una leadership efficace può essere rispettosa e nascondersi di fronte a noi su questa base.

R. Leckert rispetta che la leadership è un processo continuo e che il leader deve rispettare la consapevolezza, i valori e le capacità interpersonali dei suoi sottoposti. Il leader deve comprendere che il processo organizzativo di indirizzarsi verso il proprio interesse personale garantirà la libertà di indipendenza e iniziativa lode della decisione.

Nell'ambito di questa teoria, R. Blyke e J. Mouton sono riusciti a rappresentare graficamente la leadership: sull'asse delle ascisse c'è il focus sugli individui, sull'asse delle ordinate c'è il focus sul risultato. Maggiore è l'importanza di queste coordinate, maggiore sarà la colpa del trasferimento e la fiducia nell'organizzazione.

Zagalom, dopo aver parlato dell’“umanesimo” intellettuale di queste teorie, ha preso l’iniziativa: è ancora un passo avanti rispetto ai suoi predecessori. L'approccio umanistico si basa su un'analisi approfondita della specifica radice psicologica del fenomeno della leadership.

Teorie dello scambio . I rappresentanti di questa teoria (J. Homans, J. March, H. Simon, H. Kelly, ecc.) partono dal fatto che gli scambi armoniosi sono una forma di scambio speciale, durante il quale i membri del gruppo contribuiscono cantando non solo reale, produttivo, ma anche psicologico, per cui si deve sottrarre un grande “reddito” psicologico. L’interazione è importante finché tutti i partecipanti non trovano lo scambio reciprocamente vantaggioso. T. Jacobs ha formulato la sua versione della teoria dello scambio di potere: il gruppo conferisce al leader status e rispetto in cambio del suo non importante bisogno di raggiungere l'obiettivo. Il processo di scambio tra organizzazioni comprende sistemi numerici di “credito” e complessi di “pagamento”.

Questo gruppo di teorie, essendo super-razionalistiche, argomenta, in maniera folle, almeno un lato del fenomeno della leadership. Tuttavia, la sua infusione nella psicologia politica attuale è significativa. Sembra chiaro che l'intera storia del fenomeno della leadership ha portato all'emergere di due super approcci: razionalistico e umanistico.

5. Teorie motivazionali della leadership

Simile a W. Stone, il motivo è una sorta di "idea ossessiva", basata sulla necessità interna di affrontare con competenza dovkillam. Indipendentemente dai bisogni primari (potere, prestigio, espressione di sé), la motivazione risiede di fronte alle capacità umane. Naturalmente, anche una forte motivazione può creare un problema. Ad esempio, un candidato altamente motivato che oggettivamente ha poche possibilità di successo può credere ciecamente che vincerà le elezioni. Molto spesso, un individuo nomina la sua candidatura se si rende conto di avere la capacità di superare, una formazione sufficiente e un serio incoraggiamento. Yak avendo rispettato DSchlesinger, “l’ambizione spesso si sviluppa in una situazione specifica come reazione alle possibilità che il politico ha di fronte”. " Teoria dell'ambizione "trasmette una valutazione razionale della situazione. J. Stern ha proposto la seguente formula di motivazione:

motivazione = f (motivo x motivazione x incentivo).

Ciò significa che le ambizioni del candidato sono una funzione di tre fattori. Innanzitutto in base a motivazioni specifiche (potere, successo, gloria). In altre parole, prima di iniziare a piantare, è il momento di piantare. In terzo luogo, in termini di “valore del premio”. Il livello di rendimento dell'individuo è determinato dai suoi incarichi fino al sistema politico, con possibili possibilità come politico, con una valutazione dei poteri costituiti e con un possibile incoraggiamento. In altre parole, tre discorsi – prestigio futuro, potere e stipendio – indicano le ambizioni del politico.

La motivazione, secondo J. Atkinson, è divisa in due tipi: motivazione per il successo (MU) - e motivazione per il fallimento (MN). Nelle seguenti formule puoi scrivere:

MU = f (MukhOUkhSU),

MH = f (MnxONxCH).

Quindi il livello di soddisfazione nei momenti di successo e il livello di diminuzione a volte dipendono dalle percezioni soggettive dell'individuo. possibili eredi In un modo o nell'altro. Poiché nel modello motivazionale di un individuo, MN prevale su MU, l'individuo sceglie una situazione con cento anni di successo, o anche un'impresa rischiosa (come facile scusa per il suo fallimento). Dato che MN è più vecchia di MU, la motivazione effettiva è più vecchia di zero, il che è praticamente la stessa cosa. E scoprirai che più che MU rispetto a MN, c'è una maggiore fiducia soggettiva nel successo, poiché la potente forza della motivazione confluisce in questa fiducia e la sposta verso l'alto. La preoccupazione per il fallimento è maggiore perché ci sono meno possibilità di successo avvicinandosi al confine 50/50.

Tuttavia, ciò che è importante per la leadership è il motivo più la fattibilità della sua attuazione, mentre il motivo senza tale fattibilità è la leadership tradizionale senza direzione. Vidomy aderente alla psicologia umanistica A. Maslow al suoteorie dei bisogni gerarchiciAvendo affermato che la radice della leadership risiede nel processo di trasformazione dei desideri umani (motivi che nascono dai sentimenti) dal consumo, dalla lotta sociale, dalla consapevolezza collettiva e dai benefici politici, quindi nelle motivazioni, cosa si trova vicino al centro. Nella gerarchia dei bisogni, il livello inferiore ha i bisogni fisiologici, il livello medio quelli di sicurezza e quello alto i bisogni affettivi. La frustrazione dei bisogni inferiori aumenta la motivazione per la loro soddisfazione. L’obiettivo di un leader è quello di evitare frustrazione, apatia, nevrosi e altre forme di “discordia umiliante” attraverso la trasformazione dei bisogni della popolazione in una direzione socialmente produttiva. I leader stanno cercando di convertire le speranze nella riorganizzazione sanzionata. Il ciclo controllato dal leader sarà simile al seguente:

cibo e consumi => speranze e

aspettative=>estorsione=>azioni politiche.

Secondo lo stesso leader, A. Maslow lo ha diviso in due tipi di bisogni potenti:

1) il bisogno di forza, realizzazione, autonomia e libertà;

2) il bisogno di dominio, reputazione, prestigio, successo, status, ecc. germoglio. La maggior parte dei seguaci è convinta che il motivo principale sia il desiderio di soddisfare un bisogno: quello del dominio. D. Berne lo apprezza elemento di testa le ambizioni politiche sono un requisito per tutti (allo stesso tempo, elevata autostima e alta valutazione degli altri). Tutte le “grandi persone” hanno dimostrato l’ovvietà di questa esigenza. L'esempio principale è un leader con un'autostima difettosa (W. Wilson, secondo 3. Freud). Secondo D. Burns, la rabbia non è una patologia, ma il bisogno di autorealizzazione è più avanzato. L'autorealizzatore è anche un potenziale leader.

VISNOVOK

Ecco come appaiono questi principali approcci al problema della leadership, che hanno gettato le basi iniziali dell'educazione scientifica. Solo nel mondo il plasmarsi di questo supporto può rivelarsi fin dall'inizio: una prova della creazionetipologie di leadershipe visione dei tipi di leader.Il fenomeno della leadership è radicato nella natura biologica delle persone. La proto-leadership si manifesta nel mezzo di creature che conducono uno stile di vita da branco (mawls, cervi, lupi). Anche in questo caso c'è una banda: l'individuo più forte, più intelligente, accomodante e deciso che mantiene la mandria (gioca) secondo le leggi genetiche. La mandria è un sistema organizzato in modo complesso con bisogni chiaramente definiti. Il principale è la necessità di auto-organizzazione, ordinando il comportamento di altri elementi del sistema al fine di preservarne l’integrità e garantire lo sviluppo. Tale ordinamento si realizza sia nella divisione verticale che orizzontale delle funzioni e dei ruoli. Si forma una piramide gerarchica il cui vertice è il proto-leader. I grandi gruppi sociali possiedono sistemi estremamente complessi, la cui auto-organizzazione e il cui sviluppo non possono basarsi solo su fattori naturali. La chiarezza della posizione del leader qui dipende dal grado di interdipendenza dei membri del gruppo e dall'interrelazione del gruppo nel suo insieme con una maggiore via di mezzo. Nei sistemi con una bassa integrazione di gruppo e un alto livello di autonomia dei membri, le funzioni del leader possono essere espresse anche debolmente o non essere espresse affatto (i rischi di leadership in un gruppo di pedoni o passeggeri intermedi non vengono rilevati nel trasporto). Nel mondo in cui crescono le esigenze dei gruppi nelle grandi attività collettive, cresce la necessità di un leader.

LETTERATURA

1. Leadership alfa (Julian Russell, Anne Doering, Robert Dilts). – K.: 2004. – 256 pag.
2. Andreeva O.I. Il fenomeno della leadership. - K.: Osvita. – 2004. – 312 pag.
3. Bazarov T. Contesto organizzativo della gestione del personale/psicologia sociale. Lettore. M: Aspect-Press, 2003.
4. Boychuk O.O. Leader o vasaio? – K.: Scuola Vishcha. – 2003. – 282 pag.
5. Vinik LA Teorie della leadership. - M: Fenice. – 2004. – 264 pag.
6. Evtikhov O. Strategie e tecniche di leadership. M.: Mova, 2007. – 238 pag.
7. Kandzhemi J.P. Psicologia della leadership attuale: ricerca americana. - M: Centro Kogito. – 2006. – 288 pag.
8. Keshavan Nair Elevato standard di leadership. Lezioni dalla vita di Galdi. – K.: 2001. – 160 pag.
9. Collins D. Da buono a fantastico. San Pietroburgo: Stockholm School of Economics, 2006. – 303 p.
10. Lansberg M. Leadership. Bachennya, natkhennaya quell'energia. - M: Fenice. – 2000. – 224 pag.
11. Il leader è la squadra (R. Jay, S. Maurice). - M: Fenice. – 2002. – 296 pag.
12. Michael Miller Dove inizia un leader? - M: Fenice. – 2005. – 232 pag.
13. Nemov R.S. Libro di psicologia 1. Imboscate nascoste della psicologia. M.: VLADOS, 2001. – 686 pag.
14. Pimenova A.A. Psicologia di un leader – K.: 2003. – 318 p.
15. Pulson K. Leadership nella nutrizione e nello sport. Journal Career 5 (90), erba 2006 rock.
16. Stout L. Leadership: dagli enigmi alla pratica. M.: TOV "Libro Dobra", 2002. - 320 p.
17. Stolyarenko L.D. Psicologia ed etica delle transazioni commerciali. - M: Fenice. – 2003. – 512 pag.


Psicologia della leadership.

accedere

Teorie della leadership.

Tipologia di leadership.

Funzioni di leadership.

Le teorie del leader sui diavoli.

Stili di intaglio.

Capo(Versione inglese) capo- conduttore, primo, chi precede) - una persona in qualsiasi gruppo (organizzazione) che rappresenta un'autorità grande e riconoscibile, che può essere un afflusso, che si manifesta come azioni attive. Un membro del gruppo, che ha il diritto di prendere decisioni appropriate in situazioni che sono significative per lui, è l'elemento più autorevole, che gioca un ruolo centrale nell'organizzazione delle attività sociali e nella regolamentazione reciproca.

Teorie della leadership.

1) Teorie degli “eroi” e “teorie dei diavoli”.

Nel 20° secolo, eminenti rappresentanti della teoria “eroica” (T. Carlyle, E. Jen-Nings, J. Dowd et al.) hanno sottolineato la fornicazione che viene “trasmessa dalle recessioni” e “raccolgono la massa risultante”. Quindi, dietro l '"eroismo", la "teoria dei diavoli" ha cercato di confermare il potere della madre leader come oggetto speciale di attività. I loro seguaci (L. Bernard, W. Binham, O. Ted, S. Kilbourne, ecc.) rispettavano il fatto che il leader del popolo dovesse domare le trappole psicologiche e il potere (“riso”). Il leader li ha guardati attraverso il prisma dei fattori bassi, prima di tutto, prima che tali fattori ponessero la sua "capacità" - mentale, verbale, ecc. In altre parole, "risultato" - consapevolezza e sviluppo fisico. In terzo luogo, la “responsabilità”: longevità, iniziativa, zelo, dovere, ecc. In quarto luogo, “partecipazione” è attività, cooperazione, ecc. . In generale, i “rischi situazionali” legati alla particolarità sono stati riconosciuti come importanti.



Apparentemente, i punti principali che i sostenitori di questa teoria consideravano essenziali per un leader:

  • prestazioni più forti e completamento dell'attività;
  • energia e zelo per i compiti da svolgere, rischiosità e originalità per i problemi più impegnativi;
  • Iniziativa;
  • autoindulgenza;
  • la capacità di integrarsi nei comportamenti di chi è assente, di strutturare le relazioni sociali;
  • È importante accettare l'eredità della decisione;
  • l’importanza di resistere alla frustrazione e alla disintegrazione del gruppo.

Teorie del mezzo. Il punto principale del gruppo di teorie riunite sotto questo nome è che la leadership è una funzione della specificità, a seconda dell'ora, del luogo e dell'ambiente, compresi quelli culturali. Questo approccio ignorava le capacità individuali delle persone, spiegando il loro comportamento includendo le influenze dell'ambiente. Quindi va bene con E. Bogardus, il tipo di leadership in un gruppo dipende dalla natura del gruppo e dai problemi che devono essere affrontati.

V. Hawking presupponeva che la leadership fosse una funzione del gruppo, che viene trasferita al leader solo se il gruppo segue il programma assegnato. Questa Persona X. ha due ipotesi: 1) la situazione della pelle significa sia le responsabilità del leader che del leader stesso; 2) le ossa dell'individuo, identificate dalla situazione come ossa di leadership e come risultato di precedenti situazioni di leadership. Senza molta eccitazione, tali idee, tuttavia, hanno anche chiarito poco.

2) Teorie particolarmente situazionali. Questo gruppo di teorie è una simbiosi delle prime due. All'interno di questo quadro si possono guardare contemporaneamente agli obiettivi psicologici del leader e alle menti che attraversano il processo di leadership. Inoltre, la leadership è vista come un sistema di contributi delle persone e non come una caratteristica di un individuo isolato.

3) Teorie della ricerca dell'interazione reciproca. Basandosi sulle opinioni di J. Homans e J. Hemfield, la teoria della leadership deve considerare tre cambiamenti principali: azione, interazione e umore. Ciò implica che una maggiore reciprocità e partecipazione alle attività sociali è associata ad una maggiore simpatia reciproca percepita, nonché all’introduzione di una maggiore importanza per le norme di gruppo. Il leader di questa teoria è identificato come l'iniziatore avanzato dell'interazione reciproca.

4) " Teorie umanistiche della leadership. Un gruppo di teorie sulla leadership chiamate “umaniste” si concentrava fortemente sullo sviluppo di un’organizzazione efficace. Secondo i rappresentanti di questo approccio, le persone, per loro natura, sono “naturalmente motivate” e un’organizzazione, per sua natura, è sempre strutturata e controllata.

D. McGregor ha analizzato due teorie sulla leadership organizzativa. Persha, così chiamato teoria X, si basa sul presupposto che gli individui diventano passivi, resistono ai bisogni dell'organizzazione e, quindi, li “motivano” direttamente. Amico, teoria Y, si basa sul presupposto che le persone sono già motivate e motivate, è necessario organizzarle e dirigerle in modo tale che realizzino contemporaneamente sia i loro obiettivi che gli obiettivi dell'organizzazione. Queste due teorie in realtà promuovevano due fasi nello sviluppo dell'organizzazione.

S. Argyris ha anche sottolineato l'ovvietà del conflitto tra l'organizzazione e l'individuo. A mio avviso, la natura dell'organizzazione trasmette la struttura dei ruoli dei suoi membri e il controllo sull'esecuzione dei propri compiti. È nella natura umana raggiungere l'autorealizzazione attraverso la manifestazione dell'iniziativa e della diversità. Quindi, una leadership efficace può essere rispettosa e nascondersi di fronte a noi su questa base.

R. Leckert rispetta che la leadership è un processo continuo e che il leader deve rispettare la consapevolezza, i valori e le capacità interpersonali dei suoi sottoposti. Il leader deve comprendere che il processo organizzativo di indirizzarsi verso il proprio interesse personale garantirà la libertà di indipendenza e iniziativa lode della decisione.

Nell'ambito di questa teoria, R. Blyke e J. Mouton sono riusciti a rappresentare graficamente la leadership: sull'asse delle ascisse c'è il focus sugli individui, sull'asse delle ordinate c'è il focus sul risultato. Maggiore è l'importanza di queste coordinate, maggiore sarà la colpa del trasferimento e la fiducia nell'organizzazione.

5) Teorie dello scambio. T. Jacobs ha formulato la sua versione della teoria dello scambio di potere: il gruppo conferisce al leader status e rispetto in cambio del suo non importante bisogno di raggiungere l'obiettivo. Il processo di scambio tra organizzazioni comprende sistemi numerici di “credito” e complessi di “pagamento”.

6) Teorie motivazionali della leadership. Molto spesso, un individuo nomina la sua candidatura se si rende conto di avere la capacità di superare, una formazione sufficiente e un serio incoraggiamento. Secondo D. Schlesinger “le ambizioni spesso si sviluppano in una situazione concreta come reazione alle possibilità che si presentano al politico”. " Teoria dell'ambizione"trasmette una valutazione razionale della situazione. J. Stern ha proposto la seguente formula di motivazione:

motivazione = f (motivo x motivazione x incentivo).

Tipologia di leadership.

1. Direzione aziendale . C'è un gruppo di persone che sono accusate di promuovere obiettivi strategici. Si basa sui seguenti valori, come elevata competenza, intelligenza, ecc. La leadership aziendale ha il maggiore impatto sull’efficacia delle cure.

2. Leadership emotiva . Ciò è dovuto ai gruppi sociali e psicologici dovuti all'apprezzamento delle simpatie umane e all'avvento delle relazioni intersociali. Un leader emotivo incoraggia le persone a fidarsi, promuove il calore, infonde gioia, allevia la tensione psicologica e crea un'atmosfera di conforto psicologico.

3. Leadership situazionale . A rigore, per natura possono essere sia professionali che emotivi. Tuttavia, il suo vantaggio principale è l’instabilità, l’unione che richiede tempo e l’irregolarità della situazione. Un leader situazionale può guidare un gruppo in qualsiasi situazione, ad esempio, dietro le quinte della distruzione entro un'ora.

Altre classificazioni di leadership dipendono dai tipi di leader. Quindi chi. Umansky vede sei tipi (ruoli) di leader :
leader-organizzatore (indica la funzione di integrazione del gruppo);
leader-iniziatore (agisce quando sorgono nuovi problemi, genera idee); leader-generatore di umore emotivo (domina l'umore formato del gruppo);
leader erudito (eccitato dalla sua ampiezza di conoscenza);
leader-etalon (è il centro di gravità emotiva, rappresenta il ruolo dello “specchio”, serve come simbolo, ideale);
leader-meister, meister (fahivetsya in qualsiasi forma di attività).

La tipologia di leadership di Tsikava, proposta dal prof. B. D. Pryginim. Si basa su tre diversi criteri: innanzitutto; in modo diverso, con stile; in terzo luogo, la natura dell’attività del leader.

leader nazionali che stanno smantellando e implementando il programma comportamentale;

Wicon leader, organizzatori della Wiconation già prevista nel programma;

leader, compresi sia i partecipanti che gli organizzatori.

La natura dell'attività si divide in:

un tipo universale che dimostra costantemente le qualità di un leader;

Situazionale, che rivela i punti di forza del leader in ogni situazione.

Oltre ai nomi, la classificazione dei leader spesso si basa sul loro rapporto con il gruppo . È chiaro che tali criteri sono soddisfatti tipi offensivi capi:

1) “uno di noi” . Il leader non è particolarmente visibile tra i membri del gruppo. Vyn è percepito come "il primo tra pari" nella sfera del canto, il più felice, o per caso, essendosi imbattuto nel villaggio. E alla fine, secondo l'opinione del gruppo, è vivo, gioioso, sofferente, prende le giuste decisioni, usa misericordia, proprio come tutti gli altri membri della squadra;

2) “quelli più vicini a noi”. Un leader che appartiene a questo tipo è visto dal gruppo sotto una varietà di parametri (economici, morali, comunicativi e altri) ed è generalmente percepito come un simbolo di eredità;

3) “una brava persona”. Un leader di questo tipo è percepito e apprezzato come l'incarnazione reale delle virtù morali fondamentali: decenza, gentilezza, rispetto per gli altri, disponibilità ad aiutare.

4) "servo". Un tale leader svolgerà ora il ruolo di portavoce degli interessi dei suoi seguaci e del gruppo, guidato dai loro pensieri e dai loro nomi.

I tipi di relazioni tra un leader e gli altri membri del gruppo spesso coincidono o si sovrappongono. Pertanto, uno studente può valutare il leader come uno di noi, mentre altri possono percepirlo come uno di noi, come un servitore, ecc.

La leadership è divisa in base al potere di afflusso sui membri del gruppo (organizzazione). Le persone ascoltano senza dubbio un leader e siamo lieti che le dichiarazioni di un altro vadano ancora oltre, finché la puzza non interferisce con i loro potenti interessi e istruzioni.

A causa del focus diretto sul raggiungimento degli obiettivi dell’organizzazione, la leadership dovrebbe essere suddivisa in:

costruttivamente (funzionalmente), quindi. concorda con gli obiettivi generali dell'organizzazione;

più distruttivo (disfunzionale) , tobto. ciò che si forma sulla base dello spirito comune a qualsiasi organizzazione (ad esempio, la leadership di un gruppo di cattivi o truffatori, che si è formato nell'impresa);

più neutrale, quindi. che non ha un impatto diretto sull'efficacia dell'attività agricola (ad esempio, la leadership di un gruppo di giardinieri che lavorano nella stessa organizzazione).

Funzioni del leader:
La carriera di un leader non risiede solo nelle menti corrotte, ma anche nella sua speciale cattiveria. Il suo successo è possibile durante lo sviluppo delle funzioni basse. Chiamiamole azioni.
1) Funzione amministrativa. Il ruolo più ovvio del leader è quello di coordinatore supremo delle attività del gruppo. Indipendentemente dal fatto che lui stesso sviluppi le principali direzioni della politica aziendale e che punisca la sua bestia, la funzione di vigilanza su Vikonanny è invariabilmente inclusa fino al livello della sua responsabilità. Inoltre, l'essenza della funzione amministrativa spetta al lavoratore autonomo, ed è affidata agli altri membri del gruppo.
2) Funzione costruttiva - espressione degli interessi del matrimonio in un programma specifico. Vaughn potrebbe essere orientato a soddisfare gli interessi di tutti e della maggior parte del matrimonio, cosa che può essere raggiunta numero maggiore persone e gruppi, ma per le menti affinché non interferiscano con gli interessi di altri ambiti del matrimonio. Questa installazione ideale raramente può essere raggiunta, soprattutto senza errori. Ale stessa è la mente della leadership e del suo successo. Molte riforme e rivoluzioni si sono concluse con un fallimento a causa della mancanza di programmi politici tempestivi, chiari, ponderati, ragionevoli e accessibili.
Koli nel 1517 Martin Lutero affisse sul portale della chiesa di Wittenbers le sue famose 95 tesi sulla malvagia gerarchia cattolica e sul potere della chiesa, riflettendo fedelmente lo stato d'animo della gente, che si adirò e chiese un riesame. Lutero emerse come un vero leader. L’idea di una riforma religiosa e politica colpì le menti e scosse la Germania, e dietro di essa altri paesi. Il leader trasmette il suo programma alla congregazione e, in sostanza, lo allinea con la congregazione e con le più ampie manifestazioni dei suoi interessi.
3) La funzione organizzativa comprende la creazione del personale e dei sistemi di gestione, la formazione dei dipendenti, la pianificazione dei processi e delle azioni politiche e gli aspetti pratici del lavoro politico. Il leader modella gli apparecchi, distribuisce le attrezzature, crea impianti di lavaggio, appende e segna le ceramiche, controlla e regola le questioni tra loro, li orienta verso il compromesso o un cambiamento decisivo nella politica e nella sostituzione della manutenzione e in.
4) Funzione di coordinamento: facilitare le azioni delle istituzioni governative, delle installazioni e direttamente delle loro attività. Il leader ha la responsabilità di orientare le loro decisioni e scelte politiche in linea con il pensiero matrimoniale, con il sistema di valori accettato nel matrimonio.
5) Funzione integrativa: raggruppamento di persone che la pensano allo stesso modo, consolidamento, supporto attorno ai programmi del leader.
La leadership e l'autogoverno della leadership trasmettono la necessità di guidare le persone, stabilire legami con loro e, su questa base, organizzare la gestione politica. Ciò che entusiasma un leader non è l’ambizione, l’orgoglio e la reale superiorità, ma il diritto naturale alla forza, alla forza di volontà e, allo stesso tempo, alla capacità intellettuale di guidare le persone.
È sua responsabilità riuscire, come diceva W. Churchill, a togliere il costo dalle posizioni più svantaggiose. La missione particolare del leader è trasformare i suoi seguaci in alleati e trasformarli in evidenti avversari.

Teoria dei tratti di leadership.

Nei concetti sociologici di M. Weber ed Ege. Troelcha ha coniato un termine speciale per designare una caratteristica così specifica di un leader come il carisma: il talento di una persona, che si occupa soprattutto dei nemici di persone lontane.

La teoria teneva conto del fatto che diversi tipi di vita di un gruppo sociale generano diverse qualità di leader.

La teoria della situazione sottolinea l'importanza della situazione nel processo del leader.

Il leader è una funzione della situazione.

Quando la situazione sociale di un gruppo cambia radicalmente, la probabilità di un cambio di leader è alta.

T. Shibutan ha visto due fattori psicologici che stanno dietro il cambiamento di situazione: lo stadio di formalizzazione del gruppo e lo stadio di autonomia dei membri del gruppo.

I tipi di situazioni sociali dipendono dal cambiamento dello stadio di formalizzazione degli input e dell'autonomia dei soggetti:

1) situazioni critiche rapide. La puzza è indescrivibile, emerge come un processo spontaneo e nasconde l'emergere di un nuovo leader;

2) situazioni critiche ripetute e trasferite. Leader e ministri sono appositamente formati per agire in tali situazioni;

3) situazioni tipiche che si ripetono, che si basano su norme convenzionali.

Tali situazioni non consentono al leader di essere visibile.

Le persone abili nel dominare le persone spesso agiscono come leader;

4) situazioni convenzionali ripetute tipiche riscontrabili in diverse tipologie di impianti (tutto ciò che comporta il lavoro di un gran numero di persone);

5) rituali di gruppo. Si tratta di note informali che indicano i modelli di comportamento sociale della maggior parte dei membri del gruppo.

Le teorie situazionali della leadership hanno portato allo sviluppo della teoria del ruolo primario dei follower.

La leadership è la funzione di educare i seguaci. Un leader non può vivere senza un gruppo sociale.

Se il gruppo non sostiene il leader, si perde la capacità di svolgere attività e bisogna tenere conto degli interessi del gruppo.

Nell'ambito della teoria dei diavoli, della teoria situazionale e della teoria del ruolo iniziale dei seguaci, furono affrontati vari problemi di infusione e cervivismo.

I frammenti e gli obiettivi del leader, la situazione in cui ha vissuto e i pensieri dei suoi seguaci sono significativi per tutte le menti delle attività del leader, è stata sviluppata una complessa teoria (relazionale) della leadership, che include le idee principali di tutte e tre le teorie.

Nei concetti della direttività psicoanalitica, la leadership era vista come l'effetto dei desideri umani non realizzati nella vita sociale (S. Freud).

R. Adler è consapevole che la rabbia dà origine alla paura. Chiunque abbia paura delle persone deve lasciarsi prendere dal panico.

Nella moderna psicologia sociale sono diventate popolari le teorie psicologiche del management, volte a comprendere i problemi del cosiddetto livello medio.

Stili di leadership.

Lo stile di leadership è un tipico sistema utilizzato da un leader per influenzare i membri del gruppo (sempre più facile).

1) Lo stile autoritario si manifesta in metodi di gestione duri, in assenza di discussione delle decisioni prese, gestiti da un gruppo di una sola persona: un burocrate, che prende lui stesso decisioni, controlla e coordina il lavoro dei suoi subordinati.

2) Lo stile democratico dei problemi diversificati dei gruppi vіdi -in -Kalgi, i coroner Kerivnik Initivativnik Pіdheghkh, la proporzione attiva di іnformasyu limer da parte dei membri del Gruppo e il Prisyttami Rishhen sulla visiera infangata.

3) Lo stile permissivo si manifesta nei quadri volontari sotto forma di funzioni di gestione, rimozione della servitù e trasferimento di funzioni di gestione ai membri del gruppo.

Lo stile della pelle ha i suoi vantaggi e svantaggi.

In uno stile democratico, il browser fornisce maggiori informazioni sui processi di gruppo, il che rende più semplice prendere decisioni e gestirle nelle situazioni appropriate.

La stessa Protea è più lodata in relazione alle procedure democratiche.

Kerivnik è colpevole di qualità speciali: comportamento flessibile, tolleranza alla muffa, pazienza e morbidezza con un alto livello di capacità comunicative.

Questo stile è più consono al clima psicologico del gruppo, meno autoritario. Qui il kerivnik può causare problemi in relazione al controllo dell'attività.

Lo stile di serraggio diventa più breve.

Dietro questo stile, il gruppo è indipendente e determina le direzioni principali della sua vita.

A poco a poco, l’abbigliamento formale viene sempre più indossato e la distanza sociale tra i membri del gruppo si riduce rapidamente.

In una situazione del genere, l'interesse per la soluzione potrebbe cambiare e l'obiettivo desiderato potrebbe non essere raggiunto.

Solo un alto livello di sviluppo speciale e professionale dei membri del gruppo può confondere un gruppo normale con tale gestione.

I leader e i leader di maggior successo si concentrano su tutti e tre gli stili in uno spirito di attività.

FIGURA DI LEADERSHIP

Vedo il concetto di "leader" attraverso la posizione delle persone rispetto all'oggetto, come i centesimi

controllare la vita. Naturalmente i centesimi sono l'unico mediatore della moneta economica su questo pianeta, una garanzia di libertà e di realizzazione dell'individualità, non una ricompensa per chi esagera.

Come leader, per noi è importante essere speciali. Leader legittimo - tse un momento fatidico per lo spirito del mondo, come una mano tesa ai ricchi. Un leader è una persona che, con un egoismo soddisfacente e imperioso, realizza un interesse appassionato. Un grande leader, con interessi, distribuzione di benefici e sviluppo di attività di potere, dà lavoro a centinaia di persone, stimola il progresso nel matrimonio, introduce valore, dialettica, che permette il progresso dell'evoluzione.

Ad esempio, oggi in tutto il mondo le persone cantano le stesse canzoni, consumano le stesse informazioni, indossano gli abiti delle stesse aziende, indossano gli stessi profumi: gli interessi delle persone sono unificati, una psicologia di mercato unificata, creata da leader economici dei vari paesi, tale da unire tutta l’umanità in un solo popolo. Un imprenditore, ovviamente, come portatore di valori: c'è molta insicurezza per chi ha una leadership, o, follemente, il momento di incentivo al progresso. Porta ricchezza a tutti, predica il meglio, e poi ognuno è libero di sistemarsi rapidamente a modo suo.

Il leader sarà il paradiso esterno. Ale e il paradiso esterno sono un magazzino per il godimento della vita. Soprattutto il leader, stimolando la ragione e la dialettica, che informa l’attività principale della fretta, stimola le “superpersone”, nel senso che “chi governa, chi ti governa”. Questa è l'origine e la scelta.

Facciamo chiarezza su tre termini: manager, imprenditore e leader.

Manager- “Colui che manovra le azioni”. La parola "manager" deriva da lingua inglese, che etimologicamente è simile al latino: “manus agere”, “manibus agere”, che significa “lavorare con le mani”. Con questo termine intendo una persona che opera in ambito economico con oggetti, discorsi e situazioni che li trasformano in denaro. Questo può essere considerato sia segreto che privato.

Uomo d'affari- significa letteralmente "riconciliare il popolo", "riconciliare il popolo". Voglio dire, yogo yak

"operatore di profitti economici". La differenza tra il manager e l'uomo d'affari è che gli interessi economici del manager ridurranno direttamente il profitto, mentre l'uomo d'affari non farà nulla per il bene del profitto.

Capo- in questo capitolo, il vettore-caratteristica, la caratteristica che controlla l'operazione e crea il contesto di sintesi delle note. Tse- La centrale operativa non ha volto e funzioni. Il termine più accurato per il concetto designato di leader è “gerarca”1. In sostanza ha una funzione: li costruisce, li controlla, li sviluppa e li modifica fino a un punto specifico. Il significativo "centro operativo" non significa che abbia il potere di esercitare il controllo sugli altri e di comandarli: un presupposto così ragionevole sarebbe una proiezione infantile. Il leader – chiunque svolga la sua funzione – li migliora e li rinnova come un artigiano, quando necessario. Puoi installare cassetti, ottenendo vantaggi e togliendo profitti.

Dormire tre principaliapprocci teorici C’è un approccio diverso alla leadership.

    La teoria dei diavoli(o una teoria carismatica) deriva dalla posizione della psicologia tedesca dalla fine del XIX secolo all'inizio del XX secolo. concentra il suo rispetto sulle qualità naturali di un leader. Il leader, secondo questa teoria, può essere una persona che può essere un insieme di caratteristiche speciali o un insieme di caratteristiche psicologiche. Alcuni autori volevano vedere il riso come un leader naturale, in modo da poter condurre test per selezionare le persone che avrebbero coltivato questo riso. Ad esempio, K. Bird, nato nel 1940. avendo visto 79 caratteristiche di un leader, come, ad esempio, iniziativa, cameratismo, senso dell'umorismo, entusiasmo, entusiasmo, cordialità (in seguito R. Stogdill aggiunse loro dolcezza, popolarità, rossore). Va notato che, avendo riscontrato una forte diversità tra le influenze dei diversi autori, la stessa quantità di riso non occupava con essi un posto di rilievo. Alla fine, questa teoria fu abbandonata e in frammenti si scoprì che questi cambiamenti sono importanti per superare i rischi dello sperimentatore e non del leader. In effetti, la teoria dei diavoli potrebbe informare la nutrizione sull’approccio della leadership.

    Teoria situazionale della leadership. La teoria delle caratteristiche di questo schema concettuale non è pienamente supportata, ma piuttosto afferma che la leadership è un prodotto della situazione. In alcune situazioni di vita di gruppo, si vede che ci sono più membri del gruppo che mettono gli altri nella stessa scatola, ma proprio questa struttura sembra essere necessaria in questa situazione e, una persona come Volodya, diventa un leader. Pertanto, l'idea dell'innata dei colpi è stata scartata e al suo posto è stata accettata l'idea di coloro che un leader è semplicemente migliore di altri che possono essere attualizzati in una situazione specifica tra le autorità (non lo negherò in linea di principio Ne esistono anche altri tipi). Il potere, i rischi e le follie del leader erano notevoli. In una delle varianti della teoria situazionale, è stato sottolineato che il momento principale dell'apparizione del leader appeso nel suo gruppo, che è ciò che lei stessa percepisce in relazione ai canti di rispetto di questo popolo, è visto da lei come necessario in questa situazione (questo approccio è anche chiamato funzionale). La critica a questa teoria risiede nel fatto che non appoggia affatto l'attività del leader, ma si affida alla “banderuola” (J. Piaget). Per comprendere la sensibilità di questa situazione, E. Hartley ha creato 4 modelli per spiegare perché le persone diventano leader e perché la situazione le colpisce. Questi modelli:

    Anche se diventi un leader in una situazione, ciò non significa che diventerai lo stesso leader in un’altra situazione.

    Come risultato dell’afflusso di stereotipi, i leader in una situazione sono talvolta visti dal gruppo come leader in estinzione.

    Una persona che diventa un leader in una situazione deve autorità, e questa autorità influenza coloro che renderanno di nuovo quella persona un leader.

    Condanniamo le persone al potere a "post scherzosi", in modo che si crei la puzza in modo che "danno post"

    Teoria sistemica della leadership. La leadership è intesa come un processo di organizzazione delle attività interpersonali del gruppo e il leader è il soggetto che gestisce questo processo. In questo approccio, la leadership è interpretata come una funzione del gruppo, e di ciò si tiene conto in termini di obiettivi e incarichi del gruppo, sebbene la struttura delle caratteristiche dei leader a suo modo possa essere scartata dai ranghi. Si raccomanda di prendersi cura di altri cambiamenti che influenzano la vita del gruppo, ad esempio i problemi della vita. La maggior parte della ricerca sulla leadership si svolge nel quadro di modelli simili a questo modello, anche se se ne stanno aggiungendo di nuovi, dettati da cambiamenti nascosti nello studio dei processi dinamici del gruppo: il fenomeno della leadership in piccoli gruppi sarà esaminato E poi queste sonnolente attività di gruppo. In generale, non è facile determinare “situazioni”, ma compiti specifici delle attività di gruppo in cui i membri del gruppo possono dimostrare la loro capacità di organizzare il gruppo per i compiti più importanti. Il dominio del leader sugli altri membri del gruppo si manifesta nel suo modo particolare e in modo più chiaro alto livello di fretta. Tsikava una volta ha distrutto R.L. Il concetto di scambio di valore di Krichev come meccanismo per l'impiccagione del leader. Naturalmente, l’idea dello scambio di valore tra acquirenti è stata precedentemente sviluppata nella psicologia sociale (J. Homans, D. Thibault, Do. Kelly e altri). Ecco l'idea di un prezioso scambio di valori quando si spiega il fenomeno della leadership: le caratteristiche preziose dei membri del gruppo (ovvero potere e individualità) possono essere scambiate con autorità e riconoscimento del leader. Il leader è quindi considerato colui che è rappresentato più chiaramente in quegli aspetti particolarmente significativi delle attività di gruppo. quali sono i gruppi di valori. Pertanto, la posizione di leadership nel corso dell'interazione viene assegnata al membro del gruppo che si identifica con l'insieme più ampio di valori del gruppo. Questo è anche il luogo in cui può verificarsi il maggiore afflusso (Krichevskij, Rizhak, 1985).